Il mio lavoro / La mia politica della qualità

Mi chiamo Alberto Gentili, mi sono laureato in ingegneria nel 1990 e da allora mi occupo di ingegneria strutturale antisismica seguendo la “mia” politica della qualità. Nel corso degli anni, anche grazie all’aggiornamento continuo attraverso corsi di formazione specifici, mi sono specializzato in:

– consolidamenti e recupero di strutture esistenti
– progettazioni strutturali, in particolare in legno dal 1994
– verifiche antisismiche, perizie e collaudi

Il mio lavoro consiste quindi nella progettazione strutturale antisismica. Significa che mi occupo di consolidamenti di edifici esistenti, nuove costruzioni, analisi di vulnerabilità, perizie e collaudi.

Credo che gli edifici costruiti dall’uomo abbiano una storia e piuttosto che demolirli trovo più affascinante rifunzionalizzarli, attraverso l’uso di tecnologie che consentano loro di continuare a vivere nella propria funzione. Ecco perché ho scelto di utilizzare fibra di carbonio, elementi in legno e cemento armato. In particolare, l’utilizzo del legno sarà, anzi lo è già, il sistema principe per garantire elevate prestazioni e totale sostenibilità e riciclabilità. Per questo nulla è meglio del legno, l’unico vero materiale rigenerabile.

La “mia” politica della qualità

Un tempo gli operai non erano servi. Lavoravano. Coltivavano un onore, assoluto, come si addice a un onore. La gamba di una sedia doveva essere ben fatta.
Era naturale, era inteso. Era un primato. Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in modo proporzionale al salario. Non doveva essere ben fatta per il padrone, né per gli intenditori, né per i clienti del padrone. Doveva essere ben fatta di per sé, in sé, nella sua stessa natura.
Una tradizione venuta, risalita da profondo della razza, una storia, un assoluto, un onore esigevano che quella gamba di sedia fosse ben fatta. E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con la medesima perfezione delle parti che si vedevano. Secondo lo stesso principio delle cattedrali.
E sono solo io – io ormai così imbastardito – a farla adesso tanto lunga. Per loro, in loro non c’era neppure l’ombra di una riflessione.
Il lavoro stava là. Si lavorava bene. 
Non si trattava di essere visti o di non essere visti.
Era il lavoro in sé che doveva essere ben fatto. 


L’argent – Charles Péguy

PROGETTAZIONE | DIREZIONE LAVORI | VULNERABILITÀ | DOCENZE | VALIDAZIONE


Progettazione e consolidamenti

Di fronte al singolo progetto mi dedico innanzitutto alla attenta osservazione dell’oggetto progettuale, analizzo la costruzione e le prestazioni richieste, di conseguenza scelgo tra gli strumenti a disposizione quelli che meglio rispondono alle esigenze dettate dall’oggetto stesso.

Il primo set di strumenti è costituito da penna, carta e calcolatrice. A seconda dell’esigenza poi posso utilizzare i software Pro_Sap, Aedes, Sismicad, Abies.

Prima del calcolo raffinato, dopo un rapido predimensionamento, rappresento la costruzione con Allplan creando il modello 3D. In questo modo riesco ad evidenziare i punti problematici ed a valutare meglio le connessioni tra le parti strutturali che successivamente saranno schematizzate nei modelli di calcolo.

Per gli edifici esistenti il modello 3D nasce da un rilievo laser scanner.

Dopo aver eseguito le verifiche strutturali, aggiorno il modello 3D, inserendo le armature e i particolari. Dal modello estraggo le tavole per le pratiche amministrative e il cantiere. Spesso dal modello estraggo anche i computi.

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Direzione lavori

Quasi sempre svolgo il ruolo di Direttore Lavori Strutturale per i progetti che elaboro. Questa delicata attività è composta dalla verifica delle lavorazioni progettate e dal controllo di accettazione dei materiali strutturali. Per quest’ultima mi sono dotato di una serie di verbali e liste di controllo che applico in cantiere. Questo consente di documentare, al termine dell’esecuzione, la tracciabilità dalla produzione alla installazione dei materiali.

Ogni materiale ha le sue peculiari caratteristiche che richiedono non solo una attenta progettazione ma anche una specifica attività di controllo nella posa in opera. Questa attività è frutto di esperienza e comunque in ogni costruzione c’è sempre un aspetto da migliorare.

Il bello di questa professione è che lavoriamo sempre su prototipo e mai su elementi in serie, quindi ogni incarico è specifico e richiede studi e soluzioni dedicati.

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Verifiche di vulnerabilità

Le attività di verifica non sono mai uguali a sé stesse. Ogni edificio infatti è stato realizzato da persone con diverse esperienze, conoscenze e abilità, ha una sua storia ed è arrivato a noi adattandosi nel tempo alle esigenze di chi lo ha vissuto. Scoprire come tutto questo si riverbera nella tessitura di una parete, nella composizione di un calcestruzzo e nelle trasformazioni che appaiono sulle strutture dopo aver rimosso l’intonaco, è una esperienza affascinante.

Di fronte ad un edificio esistente, che sia monumentale o anche di edilizia minore, la prima fase essenziale è quella conoscitiva. Occorre capire come è fatto e da questo intuire come le forze si muovono all’interno delle strutture. Occorre anche immaginare come edifici nati per sopportare solo carichi gravitazionali verticali, possano comportarsi quando vengono scossi dalle fondazioni per un evento sismico.

La prima verifica di vulnerabilità che è capitata sul mio tavolo risale al 2004 e da allora è uno dei settori principali di attività del mio studio.

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Docenze

Per svolgere appieno questa professione occorre avere l’umiltà di non accontentarsi della formazione universitaria, per me è stato fondamentale incontrare, subito dopo la laurea, alcuni colleghi che mi sono stati maestri e ai quali devo tantissimo di quello che ho imparato. Per questo amo condividere le mie conoscenze e le mie esperienze professionali, e da oltre 20 anni ho affiancato alla mia attività di strutturista quella di docente e relatore in numerosi corsi e convegni e su incarico di diverse realtà quali IRECOOOP, QUASCO, CNA, FISM, LIBRA, Scuola edile di Ravenna e Ordine Ingenieri di Forlì-Cesena. Le docenze vertono in materia di sicurezza sismica, gestione del cantiere e progettazione BIM (Building Information Modelling).

Ho fatto anche da co-relatore per alcune tesi in Architettura (Università degli Studi di Firenze) e Ingegneria (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna) e il mio Studio Professionale è nell’elenco delle realtà che accolgono i tirocini formativi dell’Università di Bologna.

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Verifiche della progettazione ai fini della validazione

Dal 2008 ho iniziato a svolgere le attività di supporto al RUP (Responsabile Unico del Procedimento) per la verifica tecnica di progetti di edifici pubblici. Questa attività verte al controllo della appaltabilità di un progetto per minimizzare riserve e contestazioni da parte dell’impresa. Il primo incarico è stata la verifica della progettazione del Museo di Arte Moderna di Ostia, un edificio polifunzionale che contiene non solo l’area museale ma anche locali commerciali e parcheggi pubblici al coperto in una zona centrale. Successivamente ho svolto attività di supporto per verifiche di interventi su edifici comunali e scuole.

Oggi per svolgere questa attività collaboro con una società di Roma per la quale svolgo il ruolo di ispettore per le strutture.

Formazione

Ecco i corsi di formazione che ho frequentato negli anni, con i relativi attestati che ho ottenuto, specializzandomi nel mio lavoro
Ci sono corsi che fanno parte della formazione obbligatoria dei professionisti, e altri che ho scelto in base alla mia curiosità personale o per approfondire aspetti tecnici che poi ho applicato a particolari incarichi.